27 Luglio 2024
FocusNewsVita Associativa

L’Europa è ancora la casa dei diritti umani?

Fotografia di Massimo Sestini ©

Il testo che segue è stato elaborato dal Gruppo di Lavoro sul tema migranti e approvato dal Comitato Esecutivo della Comunità di Vita Cristiana Italiana in data 21 febbraio 2023.


L’Europa è ancora la casa dei diritti umani?

La Comunità di Vita Cristiana (CVX) considera preoccupante la conclusione del Consiglio dei capi di Stato e di Governo della Unione Europea del 9 febbraio scorso, che ha deciso di focalizzare l’attenzione sul rafforzamento dei confini esterni dell’Unione, sulla cooperazione in materia di rimpatrio e sulla militarizzazione delle frontiere. Molto preoccupante la decisione di “rafforzare le infrastrutture di protezione delle frontiere”, che evoca immagini di muri e fili spinati. La strategia sul tema migratorio diventa essenzialmente un problema di sicurezza.

Ma è questa l’Europa che vogliamo?

L’Europa avrebbe dovuto adottare da tempo un Piano di sviluppo per l’Africa e rafforzare la cooperazione internazionale con i paesi terzi, mobilitando più risorse umane e finanziarie. Non per fermare le migrazioni, ma per sostenere i paesi poveri del mondo, da cui le persone fuggono disperate a causa dei conflitti interni, dei disastri ambientali, dalla fame, dalle espropriazioni delle terre e delle risorse anche da parte nostra.

Come ci dice Papa Francesco nella Fratelli tutti, “Molti fuggono dalla guerra, da persecuzioni, da catastrofi naturali. Altri, con pieno diritto, sono «alla ricerca di opportunità per sé e per la propria famiglia. Sognano un futuro migliore e desiderano creare le condizioni perché si realizzi»” (Lett. enc. Fratelli tutti, 37).

Ma oggi la mancanza di vie legali per entrare in Europa costringe migliaia di persone a entrare illegalmente e molte a rischiare la vita attraversando il Mediterraneo centrale, il percorso migratorio più pericoloso, affidandosi ai trafficanti di esseri umani.

La situazione drammatica in cui ormai da anni versa il Mediterraneo, il cimitero più grande d’Europa, ci spinge a leggere la storia, a riflettere profondamente sui nostri doveri di Cristiani e a prendere delle posizioni chiare.

Alla Camera è stato approvato il decreto legge 1/2023, il cosiddetto decreto Ong, una norma disumana che demonizza chi è impegnato nel soccorrere vite umane, rendendo le operazioni di ricerca e soccorso in mare sempre più rallentate, con un aumento incalcolabile del numero di morti.

Un testo che non è coerente con gli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani e di diritto internazionale e che rischia di portare l’Italia a un punto di non ritorno.

Proprio nel giorno in cui è stato approvato il provvedimento sono morte in mare altre 73 persone e i sopravvissuti sono stati riportati in Libia.

 

Non possiamo stare in silenzio:
  • non è accettabile negare aiuto a esseri umani in pericolo di vita, con azioni contrarie al diritto internazionale e certamente ai doveri di solidarietà umana;
  • non è accettabile chiudere i porti, o indicare come “porto sicuro” il più lontano, aggravando la sofferenza di tanti innocenti e allontanando le navi ONG, impedendo loro di effettuare le operazioni di salvataggio in mare;
  • non sono accettabili gli accordi in vigore con la Libia, che nei campi di detenzione compie sistematiche e documentate violazioni dei più basilari diritti umani e da cui fuggono molti migranti, che arrivano sulle nostre coste.

 

La Comunità di Vita Cristiana esprime la propria preoccupazione e la piena solidarietà alle persone, uomini e donne, che migrano e cercano rifugio nel mondo. Si impegna a portare avanti azioni orientate al riconoscimento della dignità di ogni essere umano, immagine di Cristo, soprattutto i più deboli e indifesi.

 

Scarica qui il documento in formato pdf.
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Un pensiero su “L’Europa è ancora la casa dei diritti umani?

  • Gesualdo Crescimone

    Ragazzi adesso basta con questa ipocrisia,perché la lotta fratricida continua imperterrita da millenni senza che nessuno muove un dito.La Terra appartiene a tutti gli umani senza distinzione di provenienza,senza vincoli di nessun tipo con la libertà di spostarsi in cerca di cibo come da sempre l’uomo ha fatto:via tutti i vincoli,le frontiere e soprattutto le guerre,allora si che il mondo potrà essere migliore per tutti dispensando amore come Gesù senza chiedere nulla in cambio(per grazia siete stati salvati e non per merito) ALLELUIA

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